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Caccia al tartufo:
un’esperienza bizzarra che ti riporta alle origini

Con quest’articolo entrerai in una fantastica avventura che ti riporterà indietro nel tempo.

Aspetta, però: risolviamo questo piccolo enigma!

Vogliamo parlarti di un alimento (riduttivo definirlo frettolosamente così) a dir poco unico. 

I veri segreti della sua composizione li conosce solo il suo Creatore. L’uomo prova a clonarlo, ma con pessimi risultati. Non esistono i semi: per tale motivo, è impossibile riprodurlo, o, comunque, chi vuole provarci deve fare un’enorme sacrificio di anni per ricreare l’habitat.

É un dono che qualcuno ha deciso di farti, ma banale consegnartelo; ti invita a scoprirlo avventurandoti in una ricerca appassionante. In questa caccia al tesoro nascosto non sarai solo.

Non riusciresti a rintracciarlo. Indispensabile la collaborazione di un fidato cane che non resisterà e freneticamente si inoltrerà alla ricerca di quel profumo che lo ha stregato. 

Ecco! Inizia ad annusare, abbaia, scodinzola, fiero di avertelo trovato. Che emozione! Ora sei tu che nonostante la frenesia, dovrai sfoderare tutta la tua delicatezza e far venire alla luce quel piccolo tesoro. Svelato il mistero? Finalmente hai tra le mani il tanto anelato tartufo. 

Ma anche un'esperienza che cattura tutti i sensi

L’avventura di cui ti parliamo associa un pasto ad un’esperienza che cattura i sensi. L’emozione si percepisce dal momento in cui si decide di aderire all’iniziativa. Nulla va lasciato al caso.

Soprattutto la classica domanda: come mi vesto? Per questo diventa veramente importante suggerire l’outfit. No, non è una questione di vanità, ma di praticità. Molto dipende dal periodo in cui si aderisce all’iniziativa. Ci sono stagioni più secche e altre più umide, ma ricordati che addentrarsi in un bosco avrà sempre le sue difficoltà. Nel tragitto potrai incontrare fango o rami secchi. Il terreno può essere un po’ scivoloso. Nel bosco incantato potrà improvvisamente calare un po’ di nebbia; ma se ti saprai organizzare bene sarà davvero intrigante. 

Scegli scarpe comode, pantaloni sportivi che ti permettano ogni movimento e una felpa adatta. Per sicurezza portati un cambio di scarpe, un ombrellino e un impermeabile.

E chi ti fermerà più! Tra altissimi abeti e faggi secolari ti troverai coinvolto e frastornato dai profumi. Le piante che entrano in simbiosi con il tartufo sono principalmente il rovere, il pioppo, il vimine, il tiglio ed il nocciolo. Sarà in quest’ambientazione così suggestiva che percepirai il timore reverenziale che sa incutere la natura, donandoti assoluta pace.

Non ti isolare però! Il tartufaio professionista è disposto a rivelarti in anticipo come si evolverà la giornata, condividendo suggerimenti sull’utilizzo di questa pepita in cucina. La guida saprà narrarti di diversi alimenti comfort food come salumi, formaggi, creme e altri sfiziosi prodotti.

Al termine del tour potrai partecipare, se vorrai, ad una  degustazione studiata per l’esaltazione del palato.

C’era una volta il tartufo

Per entrare nel mondo che desideriamo invogliarvi a conoscere, occorre tornare indietro alla fine del 1800. A questo periodo infatti risalgono le prime scoperte e i primi esperimenti sull’uso di questo pregiato fungo (questa definizione non è del tutto appropriata) in cucina.

Protagonista assoluto dell’esperienza in questione è il tartufo.

L’esperienza di gusto potrà iniziare dall’aperitivo alla cena: il tartufo spicca e caratterizza ogni pietanza. Certo, se vuoi davvero entrare nella magia dell’evento, è d’obbligo associare un buon bicchiere di vino.

Combinando il tartufo con il giusto prodotto vinicolo, si percepirà davvero un’esplosione di gusto.

L’appetito vien immaginando!

Le parole non bastano a descrivere solo ciò che i cinque sensi possono spiegare e capire. Nonostante questo, proviamo a narrare cosa succede quando ti abbandoni a certi assaggi. Talvolta qualcuno è restio a sperimentare alcuni gusti, in quanto nell’immaginario comune sono fragranze forti, che non si adattano a tutti i palati. Potrebbe essere vero, ma il dubbio svanisce quando ci si affida a mani esperte, capaci di bilanciare con maestria questi ingredienti. 

Non è solo un panino!

Tra le proposte che ti faranno, ci saranno alcuni sandwich.

Potremmo pensare che sia un pasto banale, da pausa veloce, ma qui nulla è come sembra. Intanto già il pane sprigiona un gusto capace di riportarti ai profumi dell’infanzia, quando mangiavamo quelle gustosissime, fragranti e calde pagnottine al latte.

La ricetta è un segreto, ma già questa sensazione, a cui un semplice panino sa riportare, fa comprendere l’alta qualità della materia prima. Per darti l’idea di una combinazione vincente: tartufo, salmone e un gustoso e ricco burro d’acciughe. Questo è solo un esempio di sandwich, che riscuote successo.

E non finisce qui. L’offerta di vini pregiati è ampia; dai più originali a quelli più comuni, comunque sempre di ottima qualità. Un bicchiere di vino, con un panino: la felicità!

Un cocktail inaspettato

Molti locali sperimentano abbinando ingredienti comuni e sfiziosi al tartufo, creando risultati particolari come il Tartufo Fizz composto da Gin, Liquore all’amaretto, Succo di Limone e Sciroppo al tartufo. Davvero stupefacente!

Continuiamo immaginando di gustare come antipasto cipolle ripiene al tartufo abbinate alla polenta. Cospargendo di rondelle di tartufo la pietanza bollente appena uscita dal forno, si diffonderà un’aroma pazzesco. Solo l’idea manda in visibilio.

Un’avventura che libera corpo e mente

Arriviamo alla novità! Se non bastasse la bontà di un esperienza culinaria, ormai da qualche tempo si è studiata la possibilità di associare al pasto la ricerca del tartufo stesso. Ti accompagneranno attraverso valli e montagne suggestive per arrivare al magico incontro. 

Un cacciatore e i suoi fedelissimi alleati ti faranno da guida durante una suggestiva passeggiata alla ricerca di tesori nascosti. Ma facciamo una pausa.

A chi si addentra per vivere queste avventure, è richiesta una preparazione. Non preoccuparti! Non devi sottoporti ad un allenamento fisico. Si tratta di una doverosa ricerca sul lavoro che si nasconde dietro ad una solo apparente passeggiata. 

Merita un accenno la complessità della preparazione che è dietro ad una spedizione alla ricerca di tartufi.

Il cane dotato di quest’incredibile fiuto è sicuramente uno degli animali più felici. Fa la classica vita da cani, ma nella consapevolezza che giocando contribuirà, come pochi altri, alla soddisfazione e alle tasche del padrone. 

Le razze più adatte a tale scopo sono lo Spinone, il Pointer, il Fox-terrier e il Lagotto romagnolo, definito come il vero specializzato del settore.

Con un abile addestramento anche un cucciolo comune, non necessariamente figlio d’arte, ci può riuscire. Questo è successo a cuccioli nati nei pressi di tartufaie d’Italia, con i quali, dedicando qualche mese di addestramento, si sono ottenuti ottimi risultati. 

Ci vorrà circa un anno a preparare un cane alla sua prima spedizione, ma il risultato merita il sacrificio. 

Parole chiave: raspare e annusare

Semplifichiamo il periodo d’addestramento del cucciolo in termini a noi più familiari, così da capire. Come fa quel cane, in un bosco infinito di profumi e tesori nascosti, a concentrarsi solo e unicamente sul tartufo?

Intorno ai sette mesi di vita il cucciolo, destinato ad essere arruolato per tali spedizioni, inizierà a concentrarsi nella ricerca di oggetti nascosti.

1) Raspare

Solitamente l’addestratore lo fa abituare alla ricerca del classico osso. Il padrone lo nasconde e il cane lo deve cercare servendosi delle zampe anteriori, riportando alla luce l’oggetto del desiderio. Quando questo processo sarà appurato, si passerà al secondo step.

2) Annusare

Esercitare l’olfatto. Si possono usare pezzi di gorgonzola nascosti a qualche centimetro dalla superficie. Questa fragranza un pò pungente, non potrà essere ignorata. Il cane impara a concentrarsi su questa ricerca, il cui profumo ricorda il tartufo nero, vero obiettivo delle future battute di caccia. 

Un'esperienza eco friendly può diventare un insegnamento di vita

Il cane cosa avrà in cambio? Una carezza o un piccolo boccone di cibo.

Senza entrare in discorsi filosofici, la passeggiata che farai a breve col tartufaio, saprà regalarti molto più di un esercizio fisico e un fugace assaggio. L’avventura eco friendly potrà favorire la conversazione su temi molto più profondi come la collaborazione, la lealtà, l’amore senza pretese, che forse rimarranno impressi nella mente dei tuoi figli, molto più di una lunga ramanzina.

Inoltre l’esperienza rispetterà l’ambiente e, in paragone ad altri svaghi, non ha alcun impatto negativo sul nostro pianeta. 

Tipi di tartufo

Ti abbiamo parlato del tartufo in generale, ma in realtà, come ben sai, ce ne sono di diverse specie. Il tartufo si suddivide principalmente in tartufo bianco e nero. Ogni tartufo ha la sua stagionalità. Specifichiamo le specie di tartufo commestibile:

Bianco pregiato, nero pregiato, nero estivo, nero uncinato, bianchetto, nero invernale, nero liscio e nero ordinario.

Il tartufo bianco

Il tartufo bianco pregiato cresce tra ottobre e dicembre. Il periodo differisce da regione a regione, ma quello che conta è il prezzo. Può superare i 4000 euro al chilogrammo.

Ecco perché viene romanticamente definito un diamante coperto di terra.

Un tartufo bianco, recentemente protagonista in un’asta di Alba, è stato battuto e accaparrato alla modica cifra di 120.000 euro da un ristoratore di Hong Kong. Pesava poco più di un chilo. Il ricavato è stato devoluto in beneficenza. 

 

Una food experience, anzi una truffle experience, da prenotare insomma!

Provare per credere!

Solo a pensarci la mente vaga e il desiderio cresce. Chiudendo gli occhi immagini già i profumi e i suoni che quel bosco ti potrà regalare. Prenotare una caccia al tartufo o truffle experience è semplice. Basterà telefonare con una settimana di preavviso per aderire al programma. Dopo esserti ritrovato con gli altri partecipanti, inizierà la ricerca che solitamente richiede almeno due ore. Se vorrai il tour terminerà con un menù degustazione, molto appetibile e gustoso!

In questo modo sarà possibile scoprire piccoli segreti sull’utilizzo di questo prezioso fungo e su come abbinarlo per ottenere, anche a casa, risultati da professionisti stellati. 

Per un’occasione speciale e per un amico, particolare potresti addirittura decidere di stupire regalando a sorpresa questa fantastica avventura. 

Sono diverse le zone tartufigene in Italia. La principale è senza dubbio in Piemonte, nella zona di Alba. Anche il Veneto e la Lombardia sono zone decisamente redditizie. L’Italia è comunque generosa perché presenta diverse aree dove queste esperienze sono fattibili.

Dicci la tua!

Voi avete mai partecipato ad una caccia al tartufo? Come vi siete trovati? 

Raccontateci la vostra esperienza!

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