Degustazione champagne

Tabella dei Contenuti

Lo champagne

champagne guida degustazione

Lo champagne è un vino spumante le cui fasi produttive e le materie prime sono circoscritte nella zona Champagne in Francia.

Esiste un disciplinare che indica al dettaglio tutte le fasi produttive necessarie per la sua realizzazione che deve essere rispettato alla lettera.

Caratteristica fondamentale di questo prodotto è la sua fermentazione naturale in bottiglia.

Erroneamente viene associato a delle situazioni di festa o di lusso, ma in realtà è un vino che può essere tranquillamente sorseggiato anche nella quotidianità. 

La degustazione dello champagne

Secchiello-Champagne

La degustazione dello champagne si differenzia da quella di qualsiasi altro vino fermo solo per la valutazione del perlage, cioè delle bollicine che salgono dal fondo del bicchiere fino all’apice.

Per eseguire questa esperienza in modo corretto, così da riuscire a percepire tutte le sensazioni che un prodotto di qualità come questo vino può dare, è fondamentale seguire alcune importanti regole fin prima dell’apertura della bottiglia e munirsi di un insieme di alcuni accessori indispensabili per compiere la degustazione.

Potrebbero sembrare delle procedure rigide e rigorose ai neofiti, in realtà sono dei suggerimenti che faranno apprezzare pienamente il corpo, gli aromi e il gusto dello champagne in una maniera davvero impagabile. Vale quindi la pena avere tutte le dovute attenzioni.

Vediamo insieme i diversi passaggi.

champagne temperatura

Temperatura

Deve essere conservato lontano da luce, correnti d’aria e fonti di calore in cantine fresche. In questo modo può essere mantenuto anche per dieci anni senza correre il rischio che si alteri. Prima di servirlo, deve essere portato a 6-8°C (ecco perchè è fondamentale munirsi di un termometro). La procedura corretta richiede di utilizzare un secchiello portaghiaccio contenente del ghiaccio tritato (in commercio si trovano tritaghiaccio a prezzi molto convenienti) in cui inserire la bottiglia, ma se non lo si possiede la si può riporre in frigo in posizione orizzontale (così la temperatura sarà omogenea in ogni punto), ma mai per più di due ore. È importante non inserirla mai in freezer!

champagne aprire

Apertura bottiglia

Raggiunta la temperatura di 6-8°C, si può apprire la bottiglia usando la lama di un apposito coltello che deve essere fatta scorrere sull’anello del collo. La bottiglia si apre come conseguenza della pressione interna e dell’urto eseguito. Bisogna tenerla leggermente inclinata dal fondo, mentre l’indice dell’altra mano deve essere appoggiata sul tappo per regolare la pressione. Non si deve mai far ruotare il tappo, ma la bottiglia che, da sola si aprirà.

bicchiere per champagne

Il giusto bicchiere

La scelta del bicchiere idoneo non deve per nulla essere trascurata, anzi questo è un elemento fondamentale presente in tutti i kit di degustazione. Devono essere di forma ovoidale come i classici flute o delle coppe, ma mai troppo larghe perchè altrimenti bollicine e aromi andrebbero subito persi. Quelli migliori sono in cristallo, piuttosto che in vetro. Lo champagne deve essere versato inclinando il bicchiere e in maniera molto lenta senza interrompere la versata. Uno degli elementi che si dovrà verificare, infatti, è la schiuma: perciò è fondamentale non romperla. Attenzione anche a come si regge il bicchiere: mai dal corpo, ma dal calice sia per evitare di scaldare il vino, sia perchè altrimenti non si potrebbe controllare perfettamente la nuance che sarebbe modificata dal riflesso del colore delle nostre dita. 

Analisi sensoriale

Il Gusto

Finalmente si può assaggiare lo champagne.

In realtà questo è solo il punto di massimo dell’esperienza, perchè già da tutte le analisi fatte fino ad ora i nostri sensi saranno in buona parte appagati e soddisfatti.

Il bravo degustatore, infatti, con il gusto riesce a confermare ed amplificare tutte le percezioni che ha sviluppato nelle valutazioni precedenti. Dalle sfumature dei diversi gusti e dalla loro intensità, riuscirà ancora una volta a valutare i vitigni e l’invecchiamento.

Per stimolare al massimo le papille gustative della lingua si consiglia di farla ruotare attorno al vino per alcuni secondi e non deglutire mai subito. Quello che più piace, anche nei meno esperti e che magari stanno facendo la prima degustazione della loro vita, è il perlage: le piccole bollicine che pizzicano il palato in maniera fresca e vivace.

L'Olfatto

Si procede con il nostro altro senso: l’olfatto, che è forse ancora più importante del gusto quando si valuta un vino. I gusti che possono essere percepiti con l’assaggio, infatti, sono in numero ben limitato; invece annusando un vino si possono percepire infiniti odori.

Un corso base di degustazione permette di individuarne ben 56… non pochi! E a ognuno di questi corrisponde una sensazione diversa; ecco ancora una volta la magia di questa esperienza. Anche qui un buon allenamento può addirittura permettere di valutare l’invecchiamento solo dagli odori sprigionati.

In generale, comunque, gli aromi dipendono sia dal tempo di invecchiamento, sia dalle uve utilizzate in produzione dall’assemblaggio. Con un pò di esperienza diventa divertente riuscire ad indovinare quali vitigni sono stati impiegati ogni volta. Se, ad esempio, percepiamo un odore fruttato ed in particolare con i frutti rossi, sarà stato usato il PinotNero: se invece si riconosce un profumo floreale e intenso, sarà stato impiegato lo Chardonnay. Insomma, ogni volta è una sfida all’ultima uva!

Se si valuta un vino vecchio di più di dieci anni, i diversi profumi diventeranno un vero e proprio bouquet più vinoso e meno fruttato.

L'Udito

Molti sottovalutano il rumore che si produce quando viene stappata la bottiglia, ma un orecchio allenato può capire molte cose già dal botto che si verifica all’apertura. Questo infatti indica il livello di pressione interna che il vino ha raggiunto naturalmente.

Anche i meno esperti sanno come questo sia uno momenti più significativi quando si degusta il vino (in fondo è proprio quello in cui ci si scambia gli auguri!)

La Vista

Prima di assaggiare lo champagne, lo si deve osservare con attenzione per valutare due sue importanti caratteristiche: il perlage e il colore.

Per prima cosa si deve alzare il bicchiere inclinato di 45° verso una fonte di luce per valutare la schiuma che deve essere quanto più compatta, soffice e persistente.

Poi si passa al perlage: quelle piccole bollicine che buffamente salgono in maniera spontanea dal fondo del bicchiere. Devono essere tutte delle stesse dimensioni, vivaci, persistenti e continue. Attenzione: non è vero che uno champagne di qualità ha delle bollicine piccole!

Si passa poi al colore che deve essere limpido, luminoso e uniforme in ogni suo punto. Se vi accorgete, invece, che è più scuro, opaco e torbido purtroppo la vostra bottiglia si è danneggiata. Non esiste un unico colore di riferimento, ma ben otto. Non c’è da preoccuparsi perchè durante una degustazione guidata questi vengono sempre mostrati tutti nella loro scala cromatica. La soddisfazione maggiore la si ha quando, dopo un pò di allenamento, dal colore si riesce a capire anche il periodo di invecchiamento.

Gli Champagne più apprezzati

Proprio per definizione, lo champagne viene prodotto nell’omonima zona della Francia: perciò anche tutte le bottiglie che si trovano nelle cantine e nei rivenditori italiani sono importati dall’Oltralpe. 

Vediamo alcuni degli champagne migliori, che devono sempre essere venduti con l’indicazione dell’anno di produzione per valutarne l’invecchiamento.

Riserve Cuvee Alpha Rosè Millesime

Prodotto con Pinot e Chardonnay, viene affinato in cantina per 5-7 anni. Le sue bollicine sono molto sottili e lo rendono estremamente fresco e sottile al palato.

Sono evidenti gli aromi fruttati, soprattutto di arancia, lampone, pesca e pompelmo e le tonalità speziate. Spicca anche un certo grado di salinità.

Aoc La Grande Dame Veuve Clicquot

Colpisce alla vista per il suo colore dorato e al gusto per la sua freschezza.

Al primo assaggio si percepiscono gli aromi di frutta candita (mela cotogna, albicocca e agrumi), mandorla dolce e minerali. In un secondo momento emergono caratteristiche quali la sua struttura e la morbidezza.

Brut Collet

E’ il vino cardine della Maison Collet. Ha un colore dorato molto caldo. Durante l’assemblaggio viene usato il 25% di vini di riserva. Appare molto fresco con note agrumate e tostate.

Al gusto, si notano la sua potenza e persistenza dei sapori. È perfetto anche come aperitivo o per accompagnare l’intero pasto.

Dove provare in Italia l'esperienza di una vera degustazione

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    G&G Champagnes

    G&G Champagnes

    Via Foppe, 3, Sarnico (BG)

     A Sarnico, G&G Champagnes organizza eventi e degustazioni a cadenza periodica a cui anche i meno esperti possono partecipare.

     

    Enoteca Stoppello

    Via Vincenzo Bellini, 14, Macherio (MB)

    L’Enoteca Stoppello, a Macherio,  permette di prenotare anche attraverso il proprio sito internet la partecipazione alle degustazioni monotematiche che organizzano con grande cura. Tra queste, a cadenza periodica, vi sono sempre delle serate dedicate allo champagne.

     

    enoteca stoppello
    enoteca recanto

    Recanto Enoteca

    Via Pistoiese, 105, Borgo A Buggiano (PT)

    Recanto Enoteca a Buggiano, in provincia di Pistoia, si sta impegnando sempre con maggior vigore per realizzare delle degustazioni che ricreino un ambiente familiare e accolgano i partecipanti permettendo loro, soprattutto se neofiti, di imparare tutte le nozioni necessarie per apprezzare appieno un flute di champagne.

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