Degustazione di olio
Tabella dei Contenuti
Quando si parla di prodotti tipici della cucina italiana probabilmente il primo a venire in mente è l’olio, realizzato in ogni zona della penisola secondo procedure secolari tramandate di generazione in generazione, arricchite dalle nuove tecniche che si sono appurate nel corso del tempo.
Assaporare il frutto delle olive spremute seguendo differenti modalità è uno dei principali piaceri della vita, che può essere gustato non solo attraverso le papille gustative, ma mettendo in gioco tutti e 5 i sensi a disposizione.
Si tratta di un’esperienza percettiva unica nel suo genere, capace di contattare la parte più intima dell’io interiore e riportare alla mente ricordi piacevoli legati all’infanzia e ai momenti veramente autentici vissuti in passato.
Per questo motivo numerose aziende agricole o frantoi sparsi per il paese hanno deciso di coinvolgere i propri ospiti all’interno di un percorso di degustazione di olio di loro produzione o proveniente dal territorio, in modo da permettere di raggiungere l’apice del piacere al termine di un tragitto profondamente sfaccettato.
La riscoperta del gusto cardine della dieta mediterranea
Contattare nuovamente una dimensione agreste e naturale, permette alle persone di abbandonare per qualche ora lo stress della vita quotidiana e interagire con i sentimenti più profondi che un’esperienza come quella della degustazione dell’olio è in grado di suscitare.
Schiacciati dal lavoro e dalle incombenze quotidiane, spesso si dimenticano le proprie radici e quanto di buono è possibile ottenere dalla terra e dal lavoro manuale.
La fatica fisica di tutti i piccoli e grandi produttori, che ogni anno si dedicano alla raccolta e alla spremitura delle olive, è un monito per le generazioni future che stanno sempre più dimenticando i sapori semplici a favore di situazioni più esclusive e artificiose.
La vera felicità consiste, invece, spesso in momenti di questo genere, caratterizzati dal risveglio dei sensi e dall’utilizzo del cuore, non limitandosi solo ad assaggiare, ma a sentire metaforicamente dentro il messaggio che l’ingrediente base della dieta mediterranea è in grado di comunicare.
Ognuno avvertirà sulla propria pelle sensazioni differenti, legate al proprio vissuto e alle esperienze passate che compongono il proprio bagaglio di memoria.
Scegliere di prenotare un percorso all’interno di un frantoio o di un’azienda agricola significa mettersi in gioco con tutto il proprio essere, da soli o in compagnia.
Si tratta infatti di un’ora da vivere in compagnia del proprio partner, per aumentare l’affiatamento di coppia e permettere di raggiungere quasi una dimensione sensuale nel corso dell’assaggio.
In alternativa, è possibile coinvolgere un gruppo di amici amanti dell’enogastronomia o, perché no, affrontare la situazione da soli, così da viverla con la giusta concentrazione e riscoprire parti di se stessi sopite o mai conosciute così bene.
Come prepararsi a una degustazione di olio
Quando ci si accinge a partecipare a una degustazione di olio, il consiglio è quello di prepararsi adeguatamente prima sia fisicamente che soprattutto psicologicamente, aprendo la propria mente a tutte quelle che potranno essere le emozioni provate, senza precludere nulla o innalzare barriere di alcun genere. È opportuno presentarsi sul posto con la testa libera, lasciando i problemi al di fuori della tenuta o comunque a debita distanza.
Un ulteriore suggerimento è quello di non mangiare nelle ore subito precedenti, mantenendo lo stomaco vuoto per evitare di contaminare il gusto con il sapore del cibo precedentemente assunto. Lo stesso discorso vale per l’alcol e il fumo, che lasciano il proprio sentore persistente all’interno della bocca per diverso tempo, alterando gli assaggi successivi.
Sarà, invece, cura degli organizzatori scegliere una location arieggiata, che abbia la suo interno una temperatura di circa 28 gradi, ideale per procedere a una corretta degustazione.
Sarebbe utile per favorire il godimento estemporaneo che il luogo sia suggestivo e gradevole alla vista, magari impreziosito da macchinari antichi e moderni in grado di suscitare la curiosità dei presenti.
Solitamente le ore prescelte sono quelle delle tarda mattinata o del tramonto, poiché il corpo è maggiormente ricettivo agli stimoli e solitamente più rilassato.
Ultima nota da considerare è quella del bicchiere, da scegliere rigorosamente in vetro e possibilmente dal colore scuro, così da poter procedere all’analisi visiva solo in un secondo momento.
Come si svolge una degustazione di olio:
il coinvolgimento dei sensi
La degustazione di olio può essere intesa come una sorta di rituale, che deve essere compiuto con attenzione e concentrazione, aprendo la mente e il cuore in tutti i passaggi che rigorosamente si susseguono.
Ogni step prevede il coinvolgimento di un senso specifico, che deve essere stimolato nel migliore dei modi per consentire il raggiungimento dell’estasi finale.
Attenzione: l’obiettivo non è terminare velocemente e ottenere così il piacere, ma godere a pieno del viaggio, come troppo spesso viene dimenticato nel corso della vita moderna, volta più al conseguimento dello scopo che al momento del viaggio.
Si tratta infatti di una vacanza dalla routine quotidiana, uno di quegli itinerari che permettono un’analisi più approfondita della propria interiorità consentendo la scoperta di nuovi elementi sconosciuti.
La Vista
Innanzitutto è opportuno osservare con attenzione quanto è celato dal colore scuro del bicchiere, procedendo con un’analisi puramente visiva.
In tal modo, sarà possibile stabilire il colore della variante pronta per l’assaggio, che può variare dal verde acceso al giallo paglia in base alle caratteristiche del prodotto e alla sua realizzazione.
La tonalità consente di capire in parte che tipo di sapore si andrà ad assaporare: se forte e deciso o leggero e fruttato.
Anche in questo caso la nemica principale è la fretta e, pertanto, sarebbe opportuno annotare le proprie impressioni su un foglio di carta, in modo da permettere alle emozioni di palesarsi e poi sedimentarsi all’interno del proprio essere.
Il Gusto
Il viaggio è in dirittura d’arrivo ed è giunto il momento di portare il bicchiere alla bocca.
Assieme al primo sorso è opportuno aspirare una certa quantità di aria, procedendo con delicatezza senza forzare la situazione.
In questo modo il liquido denso verrà vaporizzato all’interno della cavità orale, giungendo fino alle papille gustative e alla via retronasale.
Si tratta di uno step fondamentale che prevede una meticolosa realizzazione dell’intera procedura, per evitare di vanificare il tutto.
L’olio deve permanere all’interno della bocca per alcuni secondi, dopo aver preso altra aria e aver spinto al lingua contro il palato.
Solo così sarà possibile apprezzare le note del retrogusto, la consistenza e la fluidità, per poter poi espellere il prodotto che non deve mai essere ingerito nel corso della degustazione.
Permarranno in voi tutta una serie di sensazioni olfattive di particolare intensità, che vi permetteranno di catalogare la tipologia e capire se è quella che colpisce direttamente il vostro cuore.
Il sapore si divide essenzialmente in tre differenti varianti: fruttato, derivante da olive raccolte nel momento perfetto della loro maturazione, con un gusto intenso e molto fresco, adatto a cibi leggeri come il pesce; amaro, dettato da alcuni tipi di colture e dalle caratteristiche del terreno; piccante, con un retrogusto persistente e pungente che tende a solleticare il palato anche a seguito dell’espulsione; mandorlato, tipico dell’olio dolce; erbaceo, con un sentore di erba appena recisa e amarognola, ed, infine, gusto di carciofo, raffinato e piuttosto raro da trovare in commercio.
L'Olfatto
A questo punto il percorso si fa sempre più interessante, poiché la funzione del naso è essenziale per rendere il momento davvero completo e suggestivo.
È quindi opportuno afferrare il bicchiere con le mani, lasciarlo roteare e scaldarlo quanto basta, in modo da permettere all’olio di sprigionare gli aromi che lo caratterizzano.Questi, infatti, vengono prima percepiti dalle narici e, solo successivamente, dalle papille gustative.
Sarebbe interessante annotarne il più possibile, verificando se si sono individuati tutti prima di procedere all’assaggio vero e proprio.
Sarà, quindi, possibile distinguere e apprezzare un aroma fruttato, speziato, erbaceo, o leggermente legnoso, in base al tipo di lavorazione effettuata e al luogo dove cresce l’ulivo, che colpirà i sensi secondo i gusti personali e le preferenze più intime.
Già attraverso questo senso è comunque possibile valutare se il gusto è equilibrato e gradevole, anche se non si è esperti di esperienze di questo genere.
Il Tatto
Quando ci si trova il bicchiere contenente l’olio davanti, l’istinto primario è quello di stringerlo tra le mani, iniziando a pregustare quello che sarà il momento dell’assaggio.
Ponendo le dita attorno al vetro si provvederà anche a scaldare l’elemento, portandolo prima alla corretta temperatura di degustazione.
Il consiglio è quello di vivere il momento con estrema calma e tranquillità, cercando di percepire dai polpastrelli l’inizio di questo percorso sensoriale così intenso e profondo.
L'Udito
Anche se sembra un senso del tutto secondario alla causa, anche le orecchie assumono un ruolo di primo piano all’interno di una degustazione.
Si tratta, infatti, di un’esperienza che merita di essere vissuta con il massimo della concentrazione e del silenzio, per riuscire a sentire le emozioni fluire dall’esterno all’interno della propria anima.
Si tratta, quindi, di un udito piuttosto metaforico, accompagnato, comunque, dalla voce della persona che si occupa di fornire tutte le informazioni del caso, dando anche qualche nota di carattere storico e folkloristico.
Dove svolgere una degustazione di olio in Italia
Frantoio Loreti
Zona Industriale Nord, Gualdo Tadino (PG)
Lo scopo dell’azienda agricola è quello di far assaggiare il frutto delle proprie olive a tutti gli amanti del settore, che possono apprezzare il gusto persistente e caratteristico che solo la produzione di questa regione è in grado di garantire ai suoi visitatori.
Tenuta La Novella
Località Musignana, 11, Greve in Chianti (FI)
In una splendida cornice immersa tra le colline, sorge una villa storica elegante e raffinata, che produce ogni anni la propria variante di olio, corposo e persistente. Il tour prevede anche un’interessante e istruttiva visita all’antico frantoio.
Oleificio Bartolomei
Via Cagnano, 6, Montecchio (TR)
Questa antica struttura permette ai propri clienti di usufruire di una piacevole cena preceduta da un’accurata degustazione dell’olio locale, proveniente dai vigneti trattati con cura in ogni fase della crescita. A fare da cornice, un panorama suggestivo e rilassante.
Frantoio Ronci
Via Maestà della Quattro Chiavi, 11/13, Bevagna (PG)
Il tour, della durata di 60 minuti, garantisce la possibilità di visitare l’antico frantoio sul loco e apprenderne la storia dalle parole di coloro che ogni giorno si dedicano alla realizzazione di un olio denso e corposo.
Olio Trevi
Via Bastia, 1, 06039 Trevi (PG)
Il frantoio organizza percorsi degustativi per far conoscere il proprio prodotto, celebre in tutta la regione come simbolo di qualità dell’olio Italiano fuori dai confini nazionali.
Oleificio Cooperativo Cima di Bitonto
Via Modugno, Bitonto (BA)
La variante pugliese è un marchio Dop esportato con successo in tutto il mondo. Questo frantoio non si smentisce affatto e stupisce i propri ospiti con un olio dal colore verde brillante e dal gusto eccellente.
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