Dal centro alle Porte di Milano: God Save The Food è la cucina internazionale per i “cittadini del mondo”
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Come un filo di luci che avvolge la città e conduce i viaggiatori fino al centro, al cuore pulsante di una delle metropoli più energiche del mondo, così le luci di Milano accolgono chiunque e lo invitano ad entrare, a braccia aperte.
E che si entri da Porta Ticinese o da Porta Venezia non importa. La sensazione è sempre quella di accedere dalla porta d’ingresso e di ritrovarsi all’interno di uno scrigno magico, con le luci sempre accese e con il volume sempre al massimo. Ogni angolo sembra urlare: “Milano è viva, vibrante, energica. Qui non puoi annoiarti. Non ti resta che entrare e perderti”.
E guai a fermare la città che non dorme mai.
Qui le porte della cucina sono sempre aperte
Madrid-Milano. Poco più di due ore di volo, giusto il tempo di finire la mia lettura di Patagonia Express, guardare fuori dal finestrino e rendermi conto di essere già in un altro Stato.
In effetti non ero mai stato in Italia, ma desideravo metterci piede da così tanto tempo che ho deciso di prendermi una pausa di trenta giorni e girare in solitaria per le più belle città del Paese. E il mio viaggio parte proprio da qui, da Milano.
Ore 15:30. Zona Brera, Piazza del Carmine. Ho camminato per 10 minuti a piedi fino a qui dall’hotel. Sembra troppo tardi per pranzare e troppo presto per cenare, ma ho così fame che mi accontenterei di qualsiasi cosa.
Ma so che di fast food a Milano che offrono piatti di cucina internazionale ad ogni ora del giorno ce ne sono tanti. In fondo, se questa è la città che non dorme mai, figuriamoci se non trovo un posto in cui mangiare.
Così mi dirigo verso la Chiesa di Santa Maria del Carmine, un capolavoro d’arte conosciuto come la “chiesa nobile” che ti attrae con le sue splendide tonalità rosso mattone e con le sue maestose arcate gotiche. Accanto ci sono le vetrate di un locale dal nome insolito e originale, ma perfetto visto il contesto in cui è ubicato: God Save the Food.
Come prima tappa gastronomica del viaggio non c’è male: è proprio un invito ad entrare, impossibile non accettarlo.
Da Milano a New York: la cucina internazionale che non conosce confini
Sembra un posto fatto apposta per me. Sì, per me, che sono un turista ma anche un viaggiatore, un esploratore, un estimatore dell’arte, del cibo e della cultura di un luogo. E qui si incontrano tanti luoghi, si incontrano interi continenti.
È un calderone di piatti internazionali, “una cucina fatta per i cittadini del mondo”. Ed è impossibile non sentirsi a casa.
Entrando, si viene subito conquistati dallo stile newyorkese degli arredi. I lampadari che pendono sulle teste dei turisti, le pareti segnate da linee geometriche e i grandi cuscini. Pur essendo un locale contemporaneo e dallo stile essenziale, i piccoli dettagli rendono l’atmosfera calda e accogliente.
Mi siedo nel giardino-veranda per gustare i piatti del menu. Qui la scelta sarà difficile: cucina internazionale o cucina della tradizione?
Pad Thai Rice, taco al tonno e cotolette alla milanese
Pensavo di dovermi accontentare, invece l’offerta dei piatti nel menu è così vasta che devo prendermi un po’ di tempo per pensare. Dalla cucina orientale a quella occidentale, le proposte vanno dai pad thai rice ai fajitas messicani, che sembrano convivere perfettamente con gli spaghetti al pesto e con la tradizionale cotoletta milanese.
Ma c’è anche pollo al curry, ceasar salad, greek salad, guacamole, hamburger e sandwich, salmone norvegese, tuna tataki, focacce, insalate e persino centrifugati di frutta e verdura. C’è anche un’ampia scelta di pizze e focacce, a lunga lievitazione e fatte con impasto di farine macinate a pietra.
Inizio a chiedermi cosa sia meglio tra la classica pizza napoletana o le pizze tradizionali rivisitate in chiave più contemporanea. Mi lascio conquistare dalla Fiori di zucca fior di latte, fiori di zucca ripieni di ricotta e acciughe e zucchine grigliate e dalla Focaccia GStF con Culatello di Zibello e squacquerone.
Mentre viaggio e riscopro il mondo attraverso la lettura dei nomi dei piatti, la voce del cameriere mi riporta immediatamente alla realtà e mi invitando a ordinare il mio piatto, ricordandomi che le materie prime selezionate sono esclusivamente quelli di stagione.
Adoro la cucina internazionale, ma voglio gustare la tradizione di questo posto e scoprirla per davvero. Non ho più dubbi: ordino pane in cassetta con crudo di Parma, fiordilatte, pomodoro, rucola e olio.
Tortona, Piave, Duomo: dalle Porte al cuore della città ambrosiana
Ho trascorso il resto della giornata a passeggiare, spingendomi da Brera verso le vie del centro. Mi hanno detto che Milano di sera è ancora più bella, così ho deciso di perdermi per le stradine che conducono al Duomo. A guidarmi c’è la luce intensa del sole che pian piano si spegne e lascia il posto alle mille luci colorate. Così la città si accende e diventa ancora più magica.
Ho scoperto con piacere che God Save The Food è a Brera, ma anche in zona Tortona, nel quartiere di Porta Venezia e al Duomo. In zona Piave, gli arredi interni sono più caldi e le poltroncine color giallo-senape si intonano perfettamente con le pareti di legno noce.
Al Duomo, invece, God Save The Food si integra perfettamente nel contesto della Rinascente, rispecchiando appieno quel concetto di fast food di cui Milano desidera farsi portavoce.
La cucina è a vista e i tavoli sono occupati a qualsiasi ora del giorno, dalla colazione al dopocena. Cappuccini, drink, buffet e aperitivi con piatti dal mondo fatti per i turisti, per i viaggiatori, per i veri foodie e per chiunque sia alla ricerca di un pasto fugace ma che sia, al tempo stesso, piacevolmente indimenticabile.
La cucina su ruote di God Save The Food
E come se non bastasse, God Save the Food è anche un ristorante su ruote. E come poteva non esserlo? Uno spazio in cui si incontrano culture diverse, che serve piatti dal mondo, non può non “viaggiare”.
Il suo foodtruck va in giro per l’Italia, trasformandosi in un ristorante itinerante che attraversa le Porte di Milano per far riscoprire il gusto della cucina internazionale anche fuori dai confini regionali. E ogni città può diventare lo sfondo perfetto di questo incontro di sapori.
È stata una giornata intensa, ma voglio assaporare ancora un po’ la bellezza dei vicoli e dei palazzi di Milano. Voglio ascoltare ancora per qualche ora questo brusio di voci e di suoni che si mescolano così come le culture e le etnie che popolano queste strade.
Quel filo di luci che avvolge la città e conduce i viaggiatori fino al centro mi ha davvero condotto dalle Porte di Milano al cuore della metropoli che non dorme mai. E neppure io ho voglia di dormire. Stanotte voglio assicurarmi che questa città non dorma per davvero.
INFORMAZIONI SULLA STRUTTURA
INFO
- Via Tortona 34, 20144 Milano
- +39 02 8942 3806
- Orari: Lun – Ven dalle 8 alle 16; Sabato e Domenica dalle 10 alle 16
- Dresscode: informale
MENù
- Guarda il menù Tortona
- Guarda il menù Brera
- Guarda il menù Piave
- Guarda il menù Duomo
- Cucina: Italiana, Americana, Mediterranea, Europea, Internazionale
- Diete speciali: per vegetariani, opzione vegane, opzioni senza glutine
- Delivery & Take Away Tortona
- Delivery & Take Away Brera
- Delivery & Take Away Piave
- Fascia di prezzo: 8 € - 25 €
SERVIZI STRUTTURA
Servizi offerti: Cucina da asporto, Servizio al tavolo, Servizio alcolici e Servizio Bar
Altri servizi: Foodtruck GStF per eventi e fiere in giro per l’Italia o per eventi e feste private, Servizio Catering e banqueting
- Seggioloni disponibili
- Prenotazione obbligatoria
- Posti a sedere
- Accessibile in sedia a rotelle
Misure emergenza Covid-19
- Igienizzante per le mani disponibile per ospiti e personale
- Controllo regolare della temperatura per il personale
- Mascherine obbligatorie per gli ospiti
Dicci la tua!
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