The Rock Restaurant: un ristorante sulla spiaggia del paradiso

Questo cielo dalle sfumature dorate è il sipario perfetto per il sole stasera, che finalmente si immerge nelle calme acque dell’Oceano Indiano ponendo fine anche a questa giornata.

È davvero un magnifico spettacolo che riesce a ripagarmi ogni giorno di tutti gli sforzi fatti.

Con uno sguardo al ristorante sulla spiaggia più bello del mondo, preparo la barca per un ultimo viaggio verso il The Rock restaurant per portare il meglio che le mie reti hanno saputo catturare. Il pescato di oggi è davvero ottimo, Shariff ne sarà felice.

Ho appena finito di imbarcare il carico, quando si fa avanti una coppia di giovani italiani; ormai ho imparato a riconoscere il loro inglese. Hanno prenotato una cena romantica proprio al The Rock, ma il traghetto al momento non c’è e l’alta marea gli impedisce di andare a piedi fino al piccolo scoglio.

Così, eccezionalmente, stasera ho due ospiti a bordo. Non c’è che dire, hanno scelto la serata giusta.

zanzibar the rock restaurant

Breve viaggio nella storia del The Rock Restaurant

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Il The Rock restaurant a Zanzibar è ormai un simbolo dell’intera regione: uno dei ristoranti sulla spiaggia, se così si può definire, più conosciuti per la sua posizione unica.

Il nome “The Rock” proviene dallo scoglio sul quale è stato costruito il locale. Un vero e proprio ristorante sull’oceano, quello Indiano. Originariamente era una casa di pescatori che la usavano come appoggio. 

 

In seguito, è stata convertita in un piccolo ristorante dagli stessi abitanti del vicino villaggio sulla costa di Minchawni Pingwe. A dire la verità nessuno di noi si aspettava tanto successo, ma il panorama ha di certo contribuito molto ad accrescere la fama del nostro piccolo progetto.

Anch’io sono di lì, quindi sento che questo posto è un po’ anche opera mia. Minchawni Pingwe è un villaggio di pescatori e io mi occupo spesso di portare il pesce fresco al The Rock, per cui sono di casa ormai.

I miei ospiti, nel frattempo, non stanno più nella pelle e non fanno che indicare la piccola struttura immersa nell’arancione del cielo da un lato e dal profondo blu dell’oceano. Un po’ li invidio: vorrei poter guardare a questo luogo con la stessa meraviglia che provano loro nel vederlo per la prima volta.

La sala a picco sull’oceano del The Rock restaurant di Zanzibar

Il viaggio non è proprio lungo: sono circa 50 metri dalla riva all’ingresso del locale. Vi è una piccola scalinata in legno costruita su delle palafitte ad accogliere gli ospiti. Proprio lì campeggia la scritta “The Rock” su una piccola insegna, anch’essa in legno intagliato.

In questo piccolo ristorante vi è tutta la tradizione della nostra gente, tant’è che da fuori non è molto diversa da una tradizionale abitazione locale: il tetto in paglia nasconde una piccola casupola circondata dagli alberi che crescono naturalmente sullo scoglio.

All’interno vi sono i vari tavoli, circa 20, ma è stata data grande importanza al paesaggio per cui vi sono moltissime finestre. Ovunque ci si sieda è possibile godere di una splendida vista sull’oceano.

Mentre i miei passeggeri, grati della mia cortesia, prendono posto accolti dalle gentili cameriere, io mi dirigo dritto in cucina. Devo consegnare il mio carico allo chef che mi aspetta sulla soglia, sorridente come sempre.

La cucina di Shariff

Shariff Mussa è un amico. Lo saluto, come sempre, con un grande abbraccio e mi aiuta a portare dentro il pescato. «Anche stavolta hai fatto un gran lavoro, amico mio! », mi dice allegro.

Lui è bravissimo nel cucinare e presentare i piatti tipici della nostra tradizione agli ospiti provenienti da tutto il mondo, ma posso dire che un po’ di merito ce l’ho anch’io. Che farebbe senza di me!

Una volta ricordo che mi spiegò il segreto della sua cucina: la semplicità. Per lui, il piatto non deve essere troppo complesso per funzionare, anzi. L’obiettivo è quello di far “parlare il pesce”.

Basta marinarlo nella giusta salsa e cuocerlo come si deve, facendo trasparire il più possibile il sapore originale del pesce. Il The Rock Special è un perfetto esempio di questa filosofia. Si tratta di un piatto di prelibatezze locali tra cui aragosta, gamberoni, polpo e calamari cotti semplicemente alla griglia e serviti con un contorno di patate, insalata e con fette di succosi limoni locali.

[foto del The Rock Special da articolo Vice]

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Molto più di un ristorante sulla spiaggia

Mentre la coppietta si gode la brezza sul lato panoramico del The Rock, adibito ad area relax per un drink sull’oceano, io mi avvio verso la spiaggia, salutando il mio amico Shariff e tutto lo staff. Avranno parecchio da fare stasera, vista la barca piena di turisti in arrivo.

L’intera penisola di Minchawni, infatti, è ormai diventata la punta di diamante di tutta Zanzibar in termini di turismo e non solo per il nostro stravagante ristorante sulla spiaggia. Proprio a due passi dal The Rock restaurant si trovano due resort veramente splendidi, il Dongwe Ocean View Hotel e il Kichanga Lodge. Entrambi offrono ogni tipo di attività e lusso, completamente immersi nella natura incontaminata di queste splendide spiagge.

E poi offrono un lavoro sicuro a noi abitanti dei villaggi, mantenendo protette le bellezze naturali dell’area. In più, sul lato est della penisola, opposto al nostro, vi sono alcune tra le migliori scuole di immersioni al mondo. In molti sono anche i surfer che approfittano delle onde e del paesaggio incredibile per cavalcare sull’oceano.

Tra noi e la spiaggia est vi è anche il lago Oba-Oba, ricco di vita con i suoi coralli e pesci tropicali. È considerato un ottimo punto di partenza per chi volesse cominciare a fare snorkelling, visto che è poco profondo ma memorabile per la sua flora e fauna marine.

Villaggi, spiagge e futuro

Mentre finalmente ormeggio la mia barca e mi ritiro, penso a tutte le possibilità che ci vengono offerte e mi ritengo fortunato. Siamo riusciti a non svendere la nostra cultura, ma piuttosto a farne un vanto che ancora oggi in migliaia vengono a conoscere e ad ammirare da tutto il mondo.

La mia attrazione preferita resta però il piccolo ma coraggioso ristorante sulla spiaggia che noi abbiamo creato e portato al successo. Ciò che abbiamo dato al The Rock restaurant, lui ce lo restituisce grazie all’aiuto della Kichanga Foundation.

La fondazione viene, infatti, sostenuta anche dal The Rock, e ci aiuta a dare un’istruzione ai più piccoli e possibilità di lavoro ai più grandi come me, mantenendo intatte le nostre tradizioni.

Per cui sì, è possibile vivere in un paradiso come questo senza doversi lasciare alle spalle la propria cultura. Sono questi pensieri che anche stanotte mi aiutano a dormire sereno, nell’attesa di un nuovo giorno con un altro splendido tramonto, qui a Zanzibar.

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