Ci troviamo seduti alla fermata in una sera d’inverno, al freddo. Non sappiamo bene cosa ci aspetti, ma sappiamo che la gelida panchina vale l’attesa. Parliamo del TramJazz in fondo. Già soltanto l’idea ci riscalda un po’ per l’emozione.

Come il nome stesso suggerisce, il TramJazz è un ristorante sul tram a Roma, una vettura Stanga del 1947 per la precisione, restaurata e rimessa in funzione per trasportarvi per Roma al chiaro di luna, con tanto di accompagnamento musicale.

Una cena a bordo di un tram in pieno centro a Roma non è certo cosa da poco, considerando anche l’altissima qualità offerta dal personale, dal cibo, dal vino e indubbiamente dall’ottimo Jazz e Swing offerto dai migliori musicisti della scena italiana e internazionale.

Mentre la vettura svolta l’angolo, sferragliando alla luce notturna, facciamo un po’ di luce sulle origini di questa apparente follia.

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TramJazz: un progetto nato per emozionare

tram jazz vino

Il progetto nasce da un’idea di Nunzia Fiorini nel 2007 per la struttura BRECCE di Arte Contemporanea e a cui partecipa anche l’ATAC, che fornisce le vetture storiche utilizzate, e l’Assesorato per la Cultura e lo Sport di Roma.

L’idea del TramJazz è quella di trasportare sia fisicamente che idealmente l’ospite in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio. Il tempo è dato dalla musica principalmente, che spazia dal Blues dei mitici anni ‘30 allo Swing più sfrenato. Lo spazio è quello ineguagliabile della città eterna, scenografia di prim’ordine per uno spettacolo altrettanto unico.

 

L’idea rimane comunque originale e molto apprezzata sia dai romani che dai turisti, che rimangono affascinanti da un’esperienza che rimane unica nel panorama delle attività turistiche della capitale.

TramJazz: musica, storia e buon vino

L’esperienza in questione, come dicevamo, inizia ancor prima della partenza: ci si da appuntamento al capolinea di Porta Maggiore alle nove di sera, accanto al casottino dei controllori. Ci sembra di tornare indietro nel tempo, a quelle serate un po’ scalmanate di giovani neopatentati.

Qui, dove stavamo aspettando all’inizio di questo racconto, veniamo calorosamente accolti dal personale del famigerato ristorante sul tram a Roma, il TramJazz. Si comincia subito con un aperitivo d’accoglienza, mentre la band, all’interno, attacca un tema di sottofondo.

L’atmosfera si riscalda e, puntuali come sempre, comincia il viaggio.

Appena entrati, tutto intorno a noi cambia. L’euforia si tramuta in stupore quando ci rendiamo conto che siamo a bordo di un pezzo di storia, in tutti i sensi: sembra impossibile, eppure sembra quasi che il tempo si sia fermato sul TramJazz e che siamo appena diventati parte di un ricordo; uno di quelli a cui ci leghiamo alle volte quando ci sentiamo nostalgici.

Tutto all’interno è stato adoperato perché l’immersione in questa dimensione sia totale: il colore del legno degli interni viene illuminato caldamente da una luce soffusa che proviene dal soffitto della vettura. Mentre la band, situata nella giostra girevole al centro del mezzo o nell’abitacolo opposto a quello dell’autista, viene illuminata giustamente da faretti di luce blues.

I comodi sedili in pelle rossa, vicini, meglio intimi, si affacciano sulle grandi vetrate del tram che sono in realtà un posto in prima fila per una pellicola unica: una Roma notturna, affascinante e ancora piena di vita e di meraviglie.

Mentre stiamo ancora ammirando lo spettacolo della cornice romana, si avvicina un sorridente cameriere con in mano una bottiglia di ottimo vino laziale che quasi avevamo dimenticato di aver ordinato. La serata, adesso, può davvero cominciare.

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TramJazz: le tappe di un sogno su rotaie

Il percorso del nostro ristorante sul tram a Roma comincia, come dicevamo da Porta Maggiore. Durante il percorso vi sono tre soste in totale, durante la quale avviene la vera e propria prestazione dei musicisti.

La prima è a Villa Giulia, davanti alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna. Da lì il viaggio riparte dopo un primo brano della band e si dirige verso Santa Croce in Gerusalemme. Infine, ultima ma non meno importante, la fermata al Parco Celio di fronte al Colosseo, sancisce certamente il momento clou della serata.

Il viaggio si conclude tornando al punto di partenza, dove si conclude la serata dopo tre emozionanti ore di viaggio. Più che sufficienti per godersi l’ottima cena.

TramJazz: non solo buon cibo

Tra i tutti i possibili ristoranti romantici a vostra disposizione, questo rimane certamente uno dei papabili per stupire davvero il proprio partner. Ma non è solo per questo che si sceglie questo ristorante sul tram a Roma.

Ormai il panorama Jazz nazionale e internazionale si da spesso appuntamento su questa vettura, dove si ritrovano artisti eccellenti che vogliono mettersi alla prova o che semplicemente vogliono stare più vicini al loro pubblico.

Non manca infatti la complicità tra musicisti e passeggeri/commensali, e neanche qualche coppia eccentrica che si lascia andare a un ballo appassionato.

Il calendario degli eventi, disponibile sul sito ufficiale, è fitto di appuntamenti interessanti ma affrettatevi. Se volete godere di quest’esperienza dovrete prenotare con un certo anticipo, visti i posti limitati.

In definitiva, il TramJazz non è solo un ristorante sul tram a Roma né un concerto di musica jazz o swing. È tutto questo e ancora di più: il TramJazz siete voi, che osate, in cerca di una nuova vista su una città meravigliosa che non perde mai il suo fascino, da qualunque punto di vista la si ammiri.

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